Quando parliamo di Bolle finanziarie, una delle prime cose che suggeriamo sempre è di conoscere, almeno in linea generale, la storia dei mercati. Come si dice spesso, al storia non si ripete...ma fa rima!
Ecco quindi che un pò di conoscenza di quanto accaduto in passato potrebbe, se non individuare esattamente lo scoppio di una bolla, almeno indurci maggiormente alla prudenza quando ne riconosciamo i primi segnali.
Tra le più conosciute:
- Bolla dei Tulipani
- Grande Depressione (1929)
- Nifty Fifty
- Dotcom
- Crisi Subprime
Vediamo quindi le 3 caratteristiche principali comuni a tutti questi eventi storici:
- Salita estrema di prezzo di qualcosa
- Euforia generalizzata
- Mancanza di percezione del rischio
La prima è una caratteristica puramente tecnica, la seconda e la terza invece sono caratteristiche puramente emotive e legate alla sfera del comportamento umano.
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Iniziamo perciò dalla prima, perchè in ogni situazione, come detto si assiste (inizialmente nello scetticismo) ad una salita estrema del valore di qualcosa. Nel caso dei tulipani erano appunti i prezzi di ogni singolo bulbo (famosa l'asta di Alkmaar del 1637 dove 100 bulbi furono venduti ad un controvalore attuale di 5 Milioni di Euro), nella Grande Depressione furono i prezzi delle azioni, così come nelle Nifty Fifty (qui le Large Cap) e nella Bolla Dotcom (azioni legate al settore tech e più nello specifico ad internet) mentre nella crisi subprime furono i prezzi degli immobili.
Per parlare invece del secondo e terzo punto, ricordiamoci di questo: i prezzi fanno la narrativa.
Perciò, se ad un certo punto i prezzi ad esempio di un'azione salgono, sentiremo parlare solo bene di quel titolo dai media, da altri investitori, dagli analisti che ne alzeranno ulteriormente i target price. Perciò, sentendone parlare (per un BIAS che trovate nel corso), sempre più gente corre a comprare, alimentando ulteriormente la salita dei prezzi. Perciò se la gente compra un'azione a 100 Euro, e dopo pochi giorni (per l'effetto del ciclo menzionato poco fa) se la ritrova a 110 o 120, penserà di essere geniale. Questo meccanismo, rafforzerà la fiducia di questa persona, spingendola ad investire ancora.
Il terzo ed ultimi elemento infine, è diretta conseguenza del secondo. Anche qui, per merito di un BIAS comportamentale, tendiamo ad immaginare che il futuro sarà come il passato, di conseguenza, i prezzi non potranno che salire ancora. Nessuno in questa fase si preoccupa (o comunque sono in pochissimi) che ciò che sale (e parecchio) ad un certo punto potrebbe calare. Di conseguenza, nessuno vuole uscire prima del tempo.
Questo avviene finchè l'ultimo compratore è disposto ad acquistare, dopodichè, beh, le cose si mettono male, i prezzi crollano, e gli investitori scoprono che non esistono pasti gratis (nel frattempo gli Smart Money, che erano entrati nella fase iniziale, avevano già venduto da un pezzo).
Alla prossima!