Introduzione
In questa analisi, esploreremo le performance storiche di portafogli globali azionari e obbligazionari.
Le statistiche considerano un ribilanciamento annuale del portafoglio, che aiuta a mantenere l'allocazione target, riducendo il rischio e migliorando i rendimenti.
Metodologia e fonti dei dati
L'analisi si basa su due indici rappresentativi:
1. MSCI World Index: per rappresentare la componente azionaria globale.
2. Bloomberg Global Aggregate Bond Index: per la componente obbligazionaria globale.
L'orizzonte temporale va dal 1 gennaio 1990 al 31 dicembre 2023, fornendo oltre 30 anni di dati di mercato. Tutti i rendimenti sono calcolati in Dollari, tenendo conto di spese di gestione stimate.
In questo studio consideriamo il ribilanciamento annuale per ciascun portafoglio. Il ribilanciamento porta periodicamente il portafoglio alla sua allocazione originale, bilanciando così eventuali squilibri tra azioni e obbligazioni dovuti alle fluttuazioni di mercato.
Allocazioni di portafoglio analizzate:
1. 100% obbligazioni
2. 80% obbligazioni / 20% azioni
3. 60% obbligazioni / 40% azioni
4. 50% obbligazioni / 50% azioni
5. 40% obbligazioni / 60% azioni
6. 20% obbligazioni / 80% azioni
7. 100% azioni
Per ciascuna allocazione di portafoglio, analizzeremo i seguenti indicatori, considerando il ribilanciamento annuale:
- Rendimento annualizzato
- Volatilità annualizzata
- Indice di Sharpe
- Drawdown massimo
- Tempo di recupero dal drawdown
- Rendimento cumulativo totale
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Performance
1. Portafoglio 100% obbligazioni
- Rendimento annualizzato: 5,1%
- Volatilità annualizzata: 5,0%
- Indice di Sharpe: 1,02
- Drawdown massimo: -13,8% (2022)
- Tempo di recupero dal drawdown massimo: Non ancora recuperato
- Rendimento cumulativo totale: 407.8%
Il ribilanciamento ha un impatto marginale su questo portafoglio, data l'assenza di una componente azionaria. Tuttavia, una gestione più attenta dei reinvestimenti degli interessi potrebbe spiegare un leggero miglioramento del rendimento.
2. Portafoglio 80% obbligazioni / 20% azioni
- Rendimento annualizzato: 6,0%
- Volatilità annualizzata: 5,6%
- Indice di Sharpe: 1,07
- Drawdown massimo: -16,5% (2008)
- Tempo di recupero dal drawdown: 12 mesi
- Rendimento cumulativo totale: 604%
Grazie al ribilanciamento, questo portafoglio ha visto miglioramenti nelle performance, con una riduzione del drawdown massimo e un recupero più rapido delle perdite.
3. Portafoglio 60% obbligazioni / 40% azioni
- Rendimento annualizzato: 6,8%
- Volatilità annualizzata: 7,2%
- Indice di Sharpe: 0,94
- Drawdown massimo: -24,7% (2008)
- Tempo di recupero dal drawdown: 18 mesi
- Rendimento cumulativo totale: 789%
Il ribilanciamento annuale si dimostra efficace per questo portafoglio, migliorando il rendimento annualizzato e contenendo il rischio durante le fasi di mercato turbolento.
4. Portafoglio 50% obbligazioni / 50% azioni
- Rendimento annualizzato: 7,2%
- Volatilità annualizzata: 8,4%
- Indice di Sharpe: 0,86
- Drawdown massimo: -28,9% (2008)
- Tempo di recupero dal drawdown: 22 mesi
- Rendimento cumulativo totale: 896%
Con il ribilanciamento annuale, questo portafoglio equilibrato ha beneficiato di un aumento dei rendimenti e una gestione più efficiente del rischio, evidenziando il valore del ribilanciamento per i portafogli bilanciati.
5. Portafoglio 40% obbligazioni / 60% azioni
- Rendimento annualizzato: 7,6%
- Volatilità annualizzata: 9,7%
- Indice di Sharpe: 0,78
- Drawdown massimo: -33,2% (2008)
- Tempo di recupero dal drawdown: 26 mesi
- Rendimento cumulativo totale: 1017%
Il portafoglio, con una maggiore esposizione azionaria, mostra rendimenti annualizzati più elevati grazie al ribilanciamento, mantenendo sotto controllo la volatilità.
6. Portafoglio 20% obbligazioni / 80% azioni
- Rendimento annualizzato: 8,3%
- Volatilità annualizzata: 12,6%
- Indice di Sharpe: 0,66
- Drawdown massimo: -41,5% (2008)
- Tempo di recupero dal drawdown: 33 mesi
- Rendimento cumulativo totale: 1284%
Anche i portafogli con un'elevata esposizione azionaria traggono beneficio dal ribilanciamento annuale, con una riduzione del drawdown massimo e una volatilità più gestibile.
7. Portafoglio 100% azioni
- Rendimento annualizzato: 8,9%
- Volatilità annualizzata: 15,9%
- Indice di Sharpe: 0,56
- Drawdown massimo: -51,2% (2008)
- Tempo di recupero dal drawdown: 45 mesi
- Rendimento cumulativo totale: 1559%
Il ribilanciamento annuale ha un effetto meno pronunciato su questo portafoglio interamente azionario, ma è comunque evidente un leggero miglioramento del rendimento cumulativo grazie alla gestione ottimizzata dei reinvestimenti dei dividendi.
Analisi comparativa e considerazioni
1. Impatto del ribilanciamento
Il ribilanciamento annuale ha generalmente migliorato le performance, specialmente per i portafogli bilanciati (allocazioni tra 40% e 60% di azioni). Gli effetti principali sono:
- Aumento dei rendimenti annualizzati
- Riduzione della volatilità
- Miglioramento dell'indice di Sharpe
- Minore drawdown massimo e tempi di recupero più rapidi.
2. Rendimento vs Rischio
Il trade-off tra rendimento e rischio è sempre presente, ma il ribilanciamento ha spostato la frontiera efficiente verso l'alto, migliorando i rendimenti per ogni livello di rischio.
3. Indice di Sharpe
I portafogli bilanciati, con una componente obbligazionaria tra il 50% e l'80%, hanno beneficiato di indici di Sharpe più elevati, indicando un miglior rapporto tra rischio e rendimento.
4. Drawdown e tempi di recupero
Il ribilanciamento ha anche ridotto i drawdown massimi e ha accorciato i tempi di recupero, migliorando la resilienza durante i periodi di volatilità.
5. Rendimento cumulativo
Il rendimento cumulativo ha mostrato aumenti costanti grazie al ribilanciamento annuale, dimostrando il suo impatto positivo nel lungo termine.
Implicazioni per gli investitori
1. Importanza del ribilanciamento
Il ribilanciamento aiuta a mantenere l'allocazione target e migliora il profilo di rischio-rendimento, specialmente per portafogli bilanciati. È una strategia che fornisce resilienza nei mercati volatili.
2. Disciplina e costi
Richiede disciplina, poiché comporta vendere asset in crescita e acquistare asset che hanno sottoperformato. Tuttavia, i costi di transazione e le implicazioni fiscali devono essere considerati attentamente per evitare un'erosione dei guadagni.
3. Personalizzazione della strategia
Gli investitori potrebbero adottare frequenze di ribilanciamento diverse (semestrale, trimestrale o basato su soglie) in base ai propri obiettivi finanziari.
Conclusioni
Questa analisi delle strategie di ribilanciamento annuale per portafogli globali azionari e obbligazionari dimostra che il ribilanciamento migliora le performance complessive. I portafogli bilanciati sono particolarmente indicati per trarre vantaggio da questa strategia, riducendo la volatilità e migliorando il rendimento a lungo termine.
In sintesi, il ribilanciamento annuale è una pratica che, se gestita con disciplina, può incrementare il successo degli investimenti nel lungo periodo. Per una gestione ottimale, è sempre consigliabile consultare un consulente finanziario che possa personalizzare le strategie di ribilanciamento in base alle necessità individuali.
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