Uno studio di Allianz del 2017 ha messo in luce le differenze tra i comportamenti di risparmio e investimento degli italiani e quelli dei paesi anglosassoni. Gli italiani sono noti per la loro alta propensione al risparmio, con un tasso di risparmio delle famiglie che si attesta intorno al 10% del reddito disponibile, uno dei più alti in Europa. Tuttavia, la maggior parte di questi risparmi è investita in strumenti a basso rischio come conti correnti e titoli di Stato.
DIFFERENZE DAGLI ALTRI PAESI
Secondo lo studio, circa il 60% dei risparmi italiani è allocato in depositi bancari e solo il 20% in azioni e fondi comuni di investimento. In confronto, nei paesi anglosassoni come USA e UK, la percentuale di risparmi investiti in azioni e fondi è significativamente più alta, superando il 50%. Questa differenza di comportamento è attribuibile a una cultura finanziaria più conservativa in Italia e a una minore fiducia nei mercati finanziari.
Gli italiani tendono a evitare investimenti rischiosi come le azioni, preferendo invece la sicurezza dei titoli di Stato e dei conti correnti.
Questo comportamento prudente, sebbene comprensibile, può limitare la crescita del patrimonio nel lungo termine.
AZIONI CONTRO OBBLIGAZIONI
Ad esempio, negli ultimi dieci anni, il rendimento medio annuo delle azioni negli USA è stato del 7%, mentre i titoli di Stato italiani hanno reso in media solo il 2%.
Ad esempio, se dopo aver letto questo studio avessimo fatto 2 scelte differenti, la prima, investire dentro un ETF che replica l'indice S&P 500 (il principale indice azionario USA) oppure acquistare un ETF che replica l'andamento di un paniere di Titoli di Stato italiani in Euro, con duration media di 6.5 anni, ecco quali sarebbero stati i risultati (fonte: Fida):
- Investimento iniziale (1/1/2017): 10.000 Euro
- Risultato finale S&P 500 (16/9/2024): 26.198 Euro
- Risultato finale Bond Ita (16/9/2024): 10.666 Euro
Quindi solo negli ultimi 7 anni circa, il capitale accumulato nel mercato azionario avrebbe reso quasi il triplo di quello in Titoli di Stato italiani.
LA DIVERSIFICAZIONE
Un altro aspetto interessante evidenziato dallo studio è la differenza nella diversificazione degli investimenti. Nei paesi anglosassoni, gli investitori tendono a diversificare maggiormente il loro portafoglio, includendo una varietà di asset come azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento e immobili. In Italia, invece, la diversificazione è meno comune, con una forte preferenza per gli investimenti domestici e una minore esposizione ai mercati internazionali.
Questa avversione al rischio e la mancanza di diversificazione possono avere un impatto significativo sulla crescita del patrimonio.
Nonostante gli italiani risparmino di più, la crescita del loro patrimonio è inferiore rispetto a quella dei risparmiatori anglosassoni, che beneficiano di rendimenti più alti grazie a investimenti più aggressivi e diversificati.
Lo studio di Allianz suggerisce che una maggiore educazione finanziaria e una maggiore fiducia nei mercati finanziari potrebbero aiutare gli italiani a migliorare la gestione dei loro risparmi. Investire in una gamma più ampia di strumenti finanziari, inclusi quelli più rischiosi ma potenzialmente più redditizi, potrebbe portare a una crescita patrimoniale più significativa nel lungo termine.
CONCLUSIONI
In sintesi, lo studio di Allianz evidenzia come una maggiore propensione a investire in strumenti finanziari più dinamici possa portare a una crescita patrimoniale più significativa nel lungo termine.
Gli italiani, pur essendo tra i più grandi risparmiatori, potrebbero beneficiare di una maggiore diversificazione dei loro investimenti per aumentare il rendimento complessivo del loro patrimonio.